Abriola 1809

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Abriola 1809 Ã¨ la rievocazione storica dell’Assalto al Castello e dell’eccidio della Famiglia del Barone Federici riproposta in una chiave più realistica e partecipativa dall’intera popolazione abriolana facendo ritornare l’intero paese in quel preciso momento.

La rappresentazione si svolgerà per le vie del paese con sfilata dei nobili e organizzazione dei briganti nel villaggio a loro dedicato con inizio alle ore 17. Attacco finale e uccisione del barone in piazza Marconi alle ore 19.00.

La vicenda storica
Il Comune di Abriola era sottomesso al Barone Federici, da una torretta di guardia vennero avvistati un gran numero di briganti provenienti da Laurenzana e diretti a Potenza, posta a sud del paese. Il Barone impaurito fece rinchiudere tutta la nobiltà e clero dell’epoca all’interno del Castello, e fece attaccare i briganti, che di tutta risposta si diressero verso Abriola, essendo il Barone difeso da soli 30 Legionari della guardia civica, il castello fu posto sotto assedio.

Fu allora che il Barone scrisse all’intendente di Potenza per chiedere aiuto e l’invio di rinforzi per risolvere la situazione. Le notizie dalla città non erano delle migliori in quanto le truppe erano già tutte impegnate in altri scontri con i briganti, e i mercenari non erano disponibili a combattere contro i briganti stessi per paura di ritorsioni.

Il Barone nel vedere l’avvicinamento di uomini pensò che erano i soldati dell’intendente di Potenza che accorrevano in sua aiuto, ma così non era in quanto gli uomini che si stavano avvicinando erano tutti Briganti circa 500, provenienti da Laurenzana con a capo il brigante Taccone, da Tricarico con a capo Izzo Nigro, da Marsicovetere con a capo Nicola Lapetina e dalla Puglia con a capo Arcangelo Curto, per andare in aiuto ai briganti abriolani con a capo Rocco Bonomo detto Scozzettino.

Nel vedere quella situazione il Tiranno alzò bandiera bianca e la baronessa con le sue cortigiane andò a trattare la grazia per lei, i suoi figli e suo marito con il Brigante Izzo Nigro che dopo aver fatto “copula” con la stessa, la decapita. Stessa sorte capita al Barone e ai figli trucidati da Lapetina che in primo momento viene disarmato dai colleghi briganti in quanto non si spiega il suo accanimento nei confronti dei Federici, ma poi viene fatta chiarezza, poiché Lapetina voleva vendicare il fratello ucciso dal barone Federici qualche tempo prima.

Ultima modifica 17/07/2019 ore 16:45

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