Carnevale di Pomarico

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Pomarico il Carnevale si rifà alla tradizione napoletana della Canzone di Zeza, una rappresentazione teatrale itinerante che porta per il paese la storia di Pulcinella e della moglie Zeza.

A Napoli tra il 1500 e il 1600 si diffonde La canzone di Zeza, giudicata oscena viene proibita ma invece di scomparire si diffonde altrove. Vietata nel capoluogo partenopeo trova spazio a Pomarico dove viene ripetuta nel periodo di Carnevale, quando uomini travestiti con i tipici abiti della farsa napoletana inscenano la storia della popolana arguta e licenziosa e della sua strampalata famiglia.

Insieme a Pulcinella e Zeza ci sono la figlia Vincenzella e Nicola, studente e pretendente della giovane fanciulla. Il matrimonio tra i due è osteggiato da Pulcinella, mentre Zeza tesse intrighi per sistemare la figlia. La vicenda è raccontata con battute a doppio senso, mentre il rito nuziale rimanda al contrasto tra vecchio e giovane, quindi al passaggio dall’inverno alla primavera.

Il pubblico assiste e accompagna i protagonisti, a volte partecipa offrendo loro del vino.

 

 

Ultima modifica 16/01/2020 ore 11:45

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