Festa della Madonna Bruna di Matera

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Festa della Madonna Bruna di Matera

Fede, folklore e tradizione per la secolare Festa della Madonna Bruna patrona di Matera. All’alba del 2 luglio ha inizio la Processione dei pastori, uno dei momenti più suggestivi della festa. Gli antichi quartieri della città dei Sassi si svegliano per salutare il Quadro della Vergine, il cui passaggio è annunciato da spari, mentre i cavalieri che scorteranno il carro processionale si radunano lungo le vie e nei vicinati. La Vergine viene portata dalla Cattedrale alla parrocchia di Piccianello.

Nel pomeriggio la processione riprende. Accompagnata da una grande folla, la statua della Madonna Bruna sistemata sul Carro Trionfale si dirige verso il piazzale del Duomo dove arriverà in serata. Qui il Carro Trionfale farà tre giri su se stesso come simbolo di presa di possesso della città. Infine, accompagnata dalla Curia Arcivescovile, la Vergine viene deposta in Cattedrale.

Lo spettacolare Carro Trionfale, in stile barocco, viene realizzato da abili artigiani materani. Scortato dai cavalieri della Bruna, che cavalcano eleganti cavalli bardati con fiori di carta e velluti, arriva in piazza Vittorio Veneto dove si tiene lo strazzo: il carro viene assaltato e distrutto in pochi secondi, verrà ricostruito l’anno dopo. I pezzi strappati dal Carro sono per i fedeli delle reliquie propiziatorie da custodire.

Il sacro e il profano sono quasi indistinguibili in questa festa, l’anima popolare si esalta nella distruzione del carro tra lo stupore e la confusione generale. In tarda serata i fuochi d’artificio chiuderanno la festa illuminando dal cielo gli antichi rioni dei Sassi Patrimonio dell’Umanità. La più lunga giornata dei materani può dirsi conclusa.

Le leggende. Attorno alla festa della Madonna della Bruna ruotano tre leggende. Secondo una di queste una ragazza sconosciuta apparse ad un agricoltore che rientrava a Matera. La giovane chiese un passaggio fino in città, l’uomo la fece salire sul suo carro e una volta arrivati alla chiesetta di Piccianello, alle porte della città, la vide trasformarsi in statua. La Vergine disse all’uomo: «È così, su un carro addobbato, voglio entrare ogni anno nella mia città». La distruzione del Carro Trionfale è narrata da un altra leggenda, probabilmente legata ad un assalto dei saraceni. I materani, per salvare le icone a cui erano fortemente devoti, distrussero il carro prima che potessero farlo gli invasori evitandone il saccheggio.

Infine, una leggenda racconta che il Conte Tramontano, signore di Matera, promise alla città tutto il necessario per svolgere la festa, persino un carro nuovo ogni anno. I devoti per mettere alla prova il tiranno distrussero il carro costringendolo a mantenere la promessa.

 

 

Ultima modifica 25/08/2016 ore 14:38

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